do la- do sol7 do Dice che era un bell'uomo e veniva, sol7 veniva dal mare... parlava un'altra lingua... do però sapeva amare; e quel giorno lui prese a mia madre sol7 sopra un bel prato... l'ora più dolce do la- do sol prima di essere ammazzato. Così lei restò sola nella stanza, la stanza sul porto, con l'unico vestito ogni giorno più corto, e benché non sapesse il nome e neppure il paese m'aspettò come un dono d'amore fino dal primo mese. Compiva sedici anni quel giorno la mia mamma, le strofe di taverna le cantò a ninna nanna! E stringendomi al petto che sapeva Sapeva di mare sol7 giocava a far la donna con il bimbo do la- do lab7 da fasciare. reb lab7 E forse fu per gioco, o forse per amore, che mi volle chiamare reb come nostro Signore, della sua breve vita il ricordo, lab7 il ricordo più grosso è tutto in questo nome che io mi porto reb addosso. E ancora adesso che gioco a carte lab7 e bevo vino per la gente del porto mi chiamo Gesù reb Bambino. E ancora adesso mentre bestemmio lab7 e bevo vino per i ladri e le puttane io son Gesù reb sib- reb sib- reb Bambino.
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La Legge n. 159 del 22 maggio 1993 ne consente l'uso solo per attività didattica, di studio e di ricerca.
Gli autori potranno richiederne la rimozione in qualsiasi momento.
L'intepretazione degli accordi è frutto di un mio lavoro individuale.
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